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La pastiera: il dolce del cuore

Aggiornamento: 31 mar

La Pasqua si avvicina e con essa torna uno dei dolci più amati della tradizione

partenopea: la pastiera napoletana. Un dessert di cui MamaGina è molto orgogliosa,

perché le ricorda casa, gli affetti più cari e i sapori autentici della sua infanzia.


Gina Moschella
Gina Moschella

MamaGina racconta la pastiera: tra storia e tradizione


“La pastiera per me è molto più di un dolce: è rinascita e fertilità. Le sette strisce di

frolla che la decorano rappresentano i sette decumani di Napoli, le antiche strade

della città.


Si dice che la versione moderna sia nata in un convento, dove le suore hanno

saputo creare un capolavoro mescolando pochi ingredienti semplici ma perfetti:

ricotta, zucchero e fiori d’arancio.”




Il significato degli ingredienti secondo MamaGina


“In ogni fetta di pastiera c’è una storia da raccontare. Ogni ingrediente ha un valore

simbolico:


  • Grano cotto: rappresenta la vita e la rinascita.

  • Ricotta: simboleggia la purezza e la semplicità.

  • Fiori d’arancio: evocano il profumo della primavera e il risveglio della natura.”


Perché la pastiera deve riposare?


“Uno degli errori più comuni è mangiarla subito! La pastiera ha bisogno di tempo per

far sì che i sapori si amalgamano alla perfezione. Si dice che bastino 48 ore, ma io

consiglio almeno 72 ore. Fidati, il gusto sarà incredibile.”


I consigli di MamaGina per una pastiera perfetta


“Se vuoi prepararla a casa, ecco i miei segreti:

✔ L’altezza è importante: per me, la pastiera deve essere bassa, così il ripieno e la frolla si bilanciano alla perfezione.

Canditi frullati: frullandoli, si sprigionano meglio gli aromi e il sapore è più armonioso.

✔ Ricotta vaccina fresca: niente compromessi, la ricotta deve essere di alta qualità.”


Non hai tempo di prepararla? Vieni da noi!


“Se nessuno ha deciso di prepararti questo straordinario dolce, rifugiati da noi! Un

caffè e una fetta di pastiera hanno il potere di darti quella scossa di energia positiva

che stavi aspettando.


E poi, chi ha detto che la pastiera si mangia solo a Pasqua? 😉 

Ti aspettiamo da MamaGina per un momento di dolcezza e tradizione!




 
 
 

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